giovedì 21 febbraio 2013

Disabili a scuola e nel lavoro, le sfide dell'integrazione Si è svolto ieri un convegno promosso dalla Provincia per fare il punto sui progetti messi in campo a favore delle persone diversamente abili.

La disabilità tra i banchi di scuola, la disabilità nel mondo del lavoro. Di questi temi si è discusso ieri nell'aula magna dell'istituto superiore Zanelli, nel corso di un'iniziativa promossa dalla Provincia che aveva l'obiettivo di fare il punto sui progetti messi in campo sul territorio provinciale per favorire l'integrazione delle persone diversamente abili, alla presenza degli amministratori comunali, dei dirigenti scolastici e delle associazioni di famiglie dei diversamente abili.
“La popolazione scolastica è in costante crescita e così anche gli alunni diversamente abili – ha spiegato l'assessore provinciale all'Istruzione della Provincia Ilenia Malavasi – perciò crescono anche i bisogni, che non è sempre facile soddisfare data la generale scarsità di risorse economiche. Ma il nostro territorio è ancora ricco di molti progetti grazie alle risorse relazioni, istituzioni e associazioni che fanno squasra, e nonostante il momento difficile anche la Provincia è riuscita a potenziare progetti già esistenti e a metterne in campo di nuovi”. Partendo dunque dai numeri – la popolazione scolastica complessiva, dai nidi alle superiori, supera le 80 mila unità, e i diversamente abili rappresentano il 3,2 per cento degli studenti alle elementari, il 3,6 per cento alle medie, il 2,9 per cento alle superiori – il convegno di ieri è servito a tirare le somme di quanto si fa a favore dell'integrazione scolastica di questi alunni. “Il rapporto docenti-studenti diversamente abili è rimasto di un docente ogni due studenti, in particolare grazie alla maggiore dotazione in deroga di 110 docenti di sostegno, che a inizi0 anno sono stati assegnati alla nostra provincia” ha sottolineato l'assessore Malavasi, aggiungendo però “che è ugualmente importante quanto le istituzioni riescono a fare di questi studenti, anche al di là dei banchi scolastici”. Il riferimento in particolare è ai progetti “Tutor”, che la Provincia finanzia da anni e che anche in coincidenza di quest'anno scolastico ha visto un ingente stanziamento di risorse pari a 173.700 mila euro e la possibilità di mettere così in campo 217 tutor. A questi si sono aggiunti altri 30 mila euro dedicati al progetto “Tutor-Dsa”, partito lo scorso anno e rivolto in particolare a giovani che soffrono di disturbi specifici dell'apprendimento (Dsa). Il meccanismo di questi progetti è molto semplice, i tutor sono giovani che hanno al massimo 25 anni e trascorrono alcune ore del proprio tempo insieme a giovani studenti che frequentano le scuole superiori e che sono diversamente abili. Gli accompagnano nello svolgimento delle attività scolastiche, come i compiti pomeridiani, ma anche nel tempo libero, ad esempio una serata al cinema o al pub. Il progetto ha sempre dato esiti positivi, grazie alle relazioni umane e di amicizia che è in grado di sviluppare e che sono il motore di una reale integrazione.
Sempre di recente, alla fine del 2012, è stato sottoscritto il nuovo accordo di programma per l'integrazione scolastica degli alunni diversamente abili, il documento che concentra la volontà politica della Provincia e dei Comuni del territorio, volta a sostenere una progettualità sempre più vicina ai cittadini e ai loro bisogno. Tale accordo per la prima volta è stato sottoscritto anche dalle scuole Fism ed ha visto l'adesione dell'associazione di famiglie disabili. Infine, un ruolo fondamentale nell'ambito della disabilità viene svolto dal Centro servizi per l'integrazione dei disabili (che si trova nella sede degli uffici della Provincia situati in via Mazzini 6), dove a breve verrà attivato un nuovo servizio dedicato alla difesa civica sui temi specifici della disabilità.
Oltre che di diversamente abili nella scuola, si è parlato ieri anche di diversamente abili nel lavoro: “In questo momento difficile, sono i più deboli a dover essere tutelati in modo prioritario - ha detto il vicepresidente della Provincia con delega al Lavoro Pierluigi Saccardi – e proprio in relazione all'integrazione dei diversamente abili il lavoro svolge una funzione centrale”.
A questo proposito sono stati illustrati diversi progetti specifici di alternanza scuola-lavoro realizzati insieme agli enti di formazione Enaip e Simonini illsutrari per voce dei rispettivi direttori Alessandro Sacchi ed Emanuela Rocco (progetto Calicanto, I tre passi, operazione Tartaruga e Integrabili), nonché i servizi di inserimento lavorativo che la Provincia svolge a favore delle persone diversamente abili e che nel solo 2012, nonostante la crisi, ha permesso l'avviamento al lavoro di oltre 500 persone con disabilità.
Nel corso del convegno hanno dato il proprio contributo diversi tecnici della Provincia: Monica Tognoni, Marzia Benassi, Emma Leonardi e Sabrina Bondavalli.

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