Castellammare di Stabia. Concorso per disabili, ciechi discriminati. Il bando dell´Asl non è consultabile da non vedenti
Concorso per disabili, ciechi discriminati
Castellammare
di Stabia. Discriminati da un bando che ha l’obiettivo di dare
un’occasione a chi è già discriminato nella vita perché disabile.
Paradosso che sembra pescato direttamente dalla rubrica “Strano, ma
vero” del più noto settimanale enigmistico d’Italia e che viene
denunciato dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. Motivo del
contendere è il bando che l’Asl Napoli 3 ha pubblicato per dare il via
all’assunzione di 41 impiegati amministrativi dedicata ai disabili
iscritti negli elenchi della Provincia di Napoli. Categorie protette per
antonomasia, cui la legge italiana da decenni ormai dedica una
particolare attenzione imponendo alle aziende pubbliche e private di una
determinata dimensione di riservare una quota di posti di lavoro. Ma
perché ci siano opportunità lavorative per chi ha una diversabilità è
anche necessario che venga garantito a tutti i possibili concorrenti il
pieno accesso alle informazioni. Così non è nel caso di questo bando,
secondo quanto stigmatizzato in una nota dal presidente provinciale
dell’Unione italiana ciechi. Nella nota inviata al direttore generale
Maurizio D’Amora il presidente Giovanni D’Alessandro denuncia: “La
pubblicazione del bando e delle successive notizie risultano
inaccessibili ai disabili visivi in quanto i moduli, i formulari e gli
atti amministrativi sono stati pubblicati effettuando la scansione dei
documenti cartacei senza che si sia provveduto alla opportuna
digitazione del relativo contenuto”. Una pratica che cozza con quanto
previsto dalla normativa in materia di accessibilità dei siti
informatici delle pubbliche amministrazioni. La legge Stanca, approvata
nel 2004 proprio nell’anno europeo dedicato alla disabilità, aprì la
strada all’accessibilità dei siti delle pubbliche amministrazioni ai
diversamente abili. Da allora regolamenti e decreti attuativi hanno
dettato le regole affinchè i siti delle pubbliche amministrazioni
contengano informazioni accessibili a tutti, anche a chi non può fi
ssare gli occhi su uno schermo grazie all’ausilio di una serie di
tecnologie che traducano le informazioni. Tecnologie che, di certo, non
passano attraverso la scannerizzazione dei documenti cartacei. Una legge
“modello” che, però come avviene purtroppo spesso in Italia, non è mai
stata pienamente applicata. Sicuramente non lo è stata, secondo la
denuncia dell’Unione Ciechi di Napoli, nel caso del bando pubblicato
dall’Asl. Motivo per cui il presidente Giovanni D’Alessandro ha chiesto
al direttore generale un cambio di rotta affinchè le norme vengano
applicate e, di conseguenza, le informazioni per il concorso siano
accessibili a tutti i disabili. Ciechi compresi. (Metropolis)
Nessun commento:
Posta un commento