Firenze: il Comune inadempiente alla legge 68/99.
Quindici
posti che per legge appartengono per diritto alle categorie protette e che sono
ancora scoperti all’interno del Comune di Firenze.
La denuncia
arriva direttamente da Michele Cirrincione, responsabile dell’ufficio
H della Uil pensionati di Firenze, che ha evidenziato come quest’anomalia
vada risolta al più presto. “Occorre un impegno diverso da parte dell’ufficio provinciale
del collocamento.
Il 7
giugno è previsto un incontro tra l’ufficio provinciale e i rappresentanti
di Palazzo Vecchio. Sarà il primo passo per la determinazione di una
convenzione che porti successivamente a stilare un bando, indispensabile per
l’assegnazione di questi posti di lavoro. Secondo le stime della Uil
difficilmente tutte queste pratiche burocratiche saranno definite prima di sei
mesi.
Cirrincione
ha evidenziato come il comune di Firenze "non sia il solo ente pubblico a
non rispettare la legge 68 del 1999". Anche all’interno della Asl
10, ad esempio, ci sarebbe una carenza di almeno dieci unità appartenenti
alle categorie protette.
“È molto
importante che anche le aziende private si attivino per rispettare questa
norma, non solo per ragioni umanitarie ma soprattutto perché il disabile può raffigurare
una risorsa efficiente apprezzabile”.
Questa
mattina presso la sede della Uil il tema dei disabili e del loro inserimento
all’interno del mondo lavorativo è stato oggetto di un convegno, all’interno
del quale è emerso come vi sia ancora oggi una grande sfiducia, dovuta da pregiudizi
e da incompetenza, nei confronti di queste persone. Atteggiamenti che potremmo
definire razzisti e che svariano dalla convinzione che essere portatori di
handicap significhi non essere buoni lavoratori fino al non prestare le giuste
attenzioni alle cosiddette barriere architettoniche e al superamento delle
stesse. Il stramberia è che molte aziende, anche a Firenze, preferiscono pagare
delle pene pecuniarie piuttosto che onorare le regole ed assumere le categorie
protette.
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