Napoli, esperti a confronto sulle linee guida per l'inclusione
Se ne parla nel capoluogo campano il 5 e 6 giugno con sociologi,
medici, giuristi ed esponenti del terzo settore. Corbisiero (Uni.
Federico II): "La disabilità non è da medicalizzare, ma da affrontare
soprattutto da un punto di vista sociale"
NAPOLI - Il vero problema della disabilità non è la menomazione, sono le
barriere del contesto sociale e ambientale in cui si trova a vivere la
persona disabile. È a partire da questo approccio che si svolge a Napoli
una due giorni interamente dedicata alla sociologia della disabilità.
Nel corso del convegno internazionale "Per una disabilità sostenibile.
Barriere, diritti, genere e vita indipendente" che si terrà mercoledì 5 e
giovedì 6 giugno dalle 9.00 alle 13.00 (i workshop tematici dalle 14,30
alle 18,30) presso il Dipartimento della facoltà di Giurisprudenza a
Palazzo Pecoraro-Albani, via Porta di Massa 32, si avvicenderanno non
solo sociologi, ma anche medici, giuristi, esponenti del terzo settore.
''Perché - spiega Fabio Corbisiero, del Dipartimento di Scienze Sociali
dell'università di Napoli Federico II, che ha fortemente voluto questo
incontro - è necessario adottare un approccio multidisciplinare,
capovolgere il modello teorico della disabilità, una questione non solo
da medicalizzare, ma da affrontare soprattutto da un punto di vista
sociale".
Il modello "bio-psico-sociale" si sviluppa negli anni '80 negli Stati
Uniti, quando si passa dal concetto di "handicap" - inteso come
svantaggio (sociale) dell'individuo - a quello di "disabilità"
attraverso un approccio capace di valutare la funzionalità della persona
invece che stigmatizzarne la menomazione, valorizzando le iniziative
promosse dalle organizzazioni della società civile e investendo lo Stato
del compito di tutelare le capacità dell'individuo, promuovere le sue
relazioni sociali, nonché l'autonomia in ogni campo della vita sociale.
"Si tratta di un modello - spiega il professore - che non si
sostituisce, ma si affianca a quello medico. Uno degli obiettivi del
convegno è quello di far interagire le varie scienze sociali, umane e
della vita, al fine di integrare diversi approcci teorici ed elaborare
insieme delle linee guida per l'inclusione sociale e la sostenibilità
della disabilità".
Solo partendo da modelli teorici diversi si possono progettare politiche
sociali diverse. Come è successo negli Stati dell'UE, che hanno avviato
politiche di inclusione e integrazione sociale per migliorare le
condizioni di vita dei cittadini disabili e creare gradualmente
crescenti opportunità per l'inserimento lavorativo, economico e sociale,
garantendo loro il godimento e l'esercizio di tutti i diritti umani e
delle libertà fondamentali, sulla base dell'uguaglianza di tutte le
persone. L'Italia rimane agli ultimi posti tra i Paesi europei per
risorse destinate alla tutela e all'inclusione sociale delle persone con
disabilità, soprattutto quando ad essere disabili sono donne, anziani o
persone LGBT. Nell'anno europeo dei diritti di cittadinanza, guardare
all'inclusione sociale delle persone con disabilità - uomini o donne che
siano - è un compito che coinvolge tutta la comunità scientifica.
All'iniziativa, promossa dal Dipartimento di Scienze Sociali
dell'università di Napoli Federico II, con la collaborazione del Centro
di Ateneo "Sinapsi" e il comune di Napoli, l'Associazione Italiana di
Sociologia (AIS), la Fondazione Idis/Città della Scienza, Napoli
Sociale, Arcigay Napoli, parteciperanno esperti internazionali del
calibro di Tom Shakespeare dell'Università dell'Est Anglia (la cui
lectio magistralis è prevista domani, mercoledì 5 giugno, alle 10.20).
Alla prima giornata interverranno per i saluti: Massimo Marrelli,
rettore dell'università di Napoli Federico II; Lucio De Giovanni,
direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell'università di Napoli
Federico II; Enrica Amaturo, direttore del Dipartimento di Scienze
Sociali dell'università di Napoli Federico II; Luigi de Magistris,
sindaco di Napoli. Parteciperanno, tra gli altri, Fabio Ferucci, del
Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione
dell'università del Molise; Ignazia Bartholini, del Dipartimento di Beni
Culturali dell'università di Palermo. La seconda giornata sarà, invece,
improntata più alle testimonianze delle esperienze di inserimento
lavorativo e sociale dei disabili. Interverranno, tra gli altri: Franco
Deriu, dell'Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei
lavoratori (Isfol); Mario Conclave, di Italia Lavoro; Silvia
Stefanovichj, della Cisl; Giampiero Griffo, referente di Disabled
People's International (PDI), Patrizia Di Monte, dell'Agenzia per il
lavoro e l'istruzione (Arlas); Ciro Tarantino, Ufficio per l'inclusione
sociale delle persone con disabilità del comune di Napoli. (mn)
(4 giugno 2013)
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