Legislatura 17ª - Commissioni 6° e 11° riunite - Resoconto sommario n. 6 del 16/07/2013
ORDINI DEL GIORNO E EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE (AL TESTO DEL DECRETO-LEGGE)
N. 890
G/890/7/6 e 11 FAVERO, RITA GHEDINI, PARENTE, ANGIONI, D'ADDA, LEPRI, SPILABOTTE
Il Senato,
premesso che:
Fonte principale:http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=17&id=706788
Il Senato,
premesso che:
il
decreto-legge n. 95 del 6 luglio 2012, convertito, con modificazioni,
dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, reca, tra gli altri, interventi di
riduzione della spesa pubblica a servizi invariati, la cosiddetta spending review.
L'articolo 2 del decreto dispone in merito alla riduzione delle
strutture dirigenziali e delle dotazioni organiche di alcune pubbliche
amministrazioni, ulteriore rispetto a già previste riduzioni; allo
stesso tempo, restano ferme le disposizioni vigenti in materia di
limitazione delle assunzioni;
in materia di
assunzioni presso le amministrazioni pubbliche, si è espresso di recente
il Dipartimento della Funzione Pubblica, che con parere n. 23580 in
data 22 maggio 2013 ha dato risposta alla richiesta proveniente
dall'INPS concernente la possibilità di sospendere, per l'anno 2013, gli
obblighi assunzionali relativi ai soggetti disabili e ai centralinisti
non vedenti, previsti rispettivamente dalla legge 12 marzo 1999, n. 68 e
dalla legge 29 marzo 1985, n. 113;
in tale parere,
la Funzione Pubblica ha statuito che «l'obbligo di coprire le quote di
riserva per le categorie protette, con l'eccezione della disciplina
relativa ai centralinisti non vedenti, è sospeso fintanto che le
amministrazioni pubbliche non abbiano posti disponibili nella dotazione
organica e, a fortiori ratione, laddove presentino posizioni
soprannumerarie», pur se «l'obbligo di copertura della quota dovrà
essere considerato assolutamente prioritario nella programmazione delle
assunzioni al fine di poter assolvere ad esso nel più breve tempo
possibile con soluzioni che garantiscano l'assenza di forme elusive del
prescritto obbligo»;
l'unica via praticabile per
procedere all'assunzione riguarderebbe dunque, oggi, profili
professionali di aree in cui vi sia disponibilità in organico, ma anche
in questo caso dovrebbe essere operata una valutazione in base alla
coerenza e attendibilità del piano di assorbimento dei soprannumeri
entro il 31 dicembre 2014, mentre «resta fermo l'impedimento ad
effettuare assunzioni in assenza di posti disponibili nell'area per la
quale sono state avviate e/o previste procedure di collocamento dei
soggetti appartenenti alle categorie protette»;
per
questa via, sono state di fatto bloccate nella pubblica amministrazione
le assunzioni di personale appartenente alle «categorie protette», nei
confronti delle quali, pure, la legge n. 68 del 1999 prevede particolari
forme di tutele in materia di occupazione, riservando infatti a tali
soggetti una percentuale di posti in ragione del numero dei lavoratori
complessivamente occupati;
considerato che:
la
gravità della situazione economica e sociale nel nostro Paese richiede,
oltre che misure generali a tutela dell'occupazione, che sia prestata
una particolare attenzione alla situazione occupazionale dei disabili, a
favore dei quali, appunto, sono state pensate le misure contenute nella
legge n. 68 del 1999;
l'interpretazione fornita dal
Dipartimento della Funzione pubblica nel parere n. 23580, con la
sospensione dell'obbligo di copertura delle quote, sembra invece
particolarmente penalizzante nei confronti dei lavoratori disabili,
verso i quali dovrebbero prevalere in ogni caso le norme di garanzia
pensate a tutela delle categorie più deboli, ancora più in difficoltà a
causa della generale situazione di crisi;
impegna il Governo:
a
rivedere la posizione espressa dal Dipartimento della Funzione Pubblica
relativa alla sospensione dell'obbligo di copertura di quota sancito
dalla legge 12 marzo 1999, n. 68, evitando l'assunzione di qualsiasi
atto che preveda o consenta la sospensione degli obblighi di assunzione
per le pubbliche amministrazioni di persone disabili anche nei casi di
soprannumerarietà, e garantendo la piena attuazione di quanto previsto
dalla legge n. 68 del 1999 a tutela del diritto al lavoro dei disabili;
a
prevedere misure mirate, specifiche ed urgenti volte a promuovere
l'incremento dell'occupazione stabile delle categorie protette, anche al
fine di contrastare forme di marginalizzazione aggravate dall'attuale
contesto di crisi economica e sociale.
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