SEGRATE
DURA REPLICA DELL’AMMINISTRAZIONE ALLE RICHIESTE DEL “COMITATO VITA INDIPENDENTE”
Non sono piaciute al comune di Segrate le proposte formulate dal Comitato Vita Indipendente che richiede a gran voce lo stanziamento di fondi per pagare l’assistenza personale ai disabili gravi.
Una nota dura, quella diramata dall’Amministrazione, in cui si criticano le “imprecisioni che denotano una mancanza di conoscenza della normativa” e le “strumentalizzazioni di alcuni partiti sulla pelle di queste persone.”
Il comune dichiara di avere messo a punto nell’ultimo anno, due linee di azione rispetto alla problematica:
una prima indiretta, grazie allo stanziamento di 275milioni di euro sul Fondo Ministeriale per la non autosufficienza, che avrebbe permesso di destinare ai disabili lombardi 41,5 milioni di euro. “Pertanto -continua il comunicato- i disabili gravi potranno avere un buono sociale mensile fino a 800 euro per progetti di vita indipendente.”
E una seconda diretta, con lo stanziamento comunale di ulteriori 30mila euro. “ E’ scorretta quindi la posizione del Comitato che ci accusa di non aver applicato la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, come se un Comune potesse prescindere dalle modalità stabilite dallo Stato per l’attuazione di una convenzione internazionale.”
una prima indiretta, grazie allo stanziamento di 275milioni di euro sul Fondo Ministeriale per la non autosufficienza, che avrebbe permesso di destinare ai disabili lombardi 41,5 milioni di euro. “Pertanto -continua il comunicato- i disabili gravi potranno avere un buono sociale mensile fino a 800 euro per progetti di vita indipendente.”
E una seconda diretta, con lo stanziamento comunale di ulteriori 30mila euro. “ E’ scorretta quindi la posizione del Comitato che ci accusa di non aver applicato la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, come se un Comune potesse prescindere dalle modalità stabilite dallo Stato per l’attuazione di una convenzione internazionale.”
Non manca la polemica con i politici che si son resi portavoce delle istanze del Comitato, una posizione che viene definita dall’amministrazione “preoccupante”: “A
chi aspirerebbe ad amministrare Segrate, consigliamo di prendere
visione del Decreto del Presidente della Repubblica del 4 ottobre 2013
in cui si evidenzia che la strategia italiana sulla disabilità deve
necessariamente coinvolgere interventi di diversa natura e tutti devono
essere misurabili e sostenibili. Il Comune di Segrate -conclude la nota- prosegue
quindi sulla sua strada in linea con le indicazioni nazionali ed
europee facendo il massimo per tutti i suoi cittadini, senza
discriminazioni di sorta.”
Arriva a stretto giro la replica di Leonardo Tencati, uno dei responsabili del Comitato Vita Indipendente: “Il
problema strumentalizzazioni è soltanto un diversivo per distrarre
l’attenzione dal nostro vero leitmotiv, quello dell’assistenza alle
persone con disabilità; alle nostre manifestazioni non sono mai stati
presenti bandiere, striscioni o simboli di partito.” E sugli interventi del Comune precisa: “E’
vero che Regione Lombardia ha ricevuto dal Fondo nazionale per la non
autosufficienza una somma da suddividere fra disabili gravi e
gravissimi, ma di questi fondi, a tutt’oggi, non abbiamo ancora ricevuto niente.
Quello che il Comitato chiede al comune di Segrate da oltre un anno, è
che faccia presente presso gli organi competenti le legittime richieste
dei propri disabili e che, almeno temporaneamente, compartecipi alla
spesa dei progetti personalizzati atti ad agevolare l’inclusione
sociale.“
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