“IL LAVORO FA PER ME!”
Il futuro inizia dal lavoro. Politiche di inclusione lavorativa delle persone con disabilità, tra criticità di oggi e prospettive di domani.
Napoli, 11 e 12 giugno 2015
Università degli Studi “Parthenope” Dipartimento di Scienze e Tecnologie
Aula MAGNACentro Direzionale Isola C4
Università degli Studi “Parthenope” Dipartimento di Scienze e Tecnologie
Aula MAGNACentro Direzionale Isola C4
“IL LAVORO FA PER ME!” è il titolo del Convegno Nazionale promosso
dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti con il supporto
organizzativo e finanziario dell’I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la
Formazione e la Riabilitazione), dedicato alla disabilità visiva e alle
azioni positive volte all’inclusione lavorativa, e in programma a
Napoli l’11 e 12 giugno p.v.
Il lavoro è luce che ritorna,
scriveva Paolo Bentivoglio, uno dei padri nobili dell’Unione. Il lavoro
come diritto e come opportunità, è l’unica via da percorrere per una
vera emancipazione civile e per una effettiva indipendenza delle persone
con disabilità.
«In Italia oggi l’emergenza che deve essere
affrontata con priorità assoluta è quella del lavoro – dichiara Mario
Barbuto, Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli
Ipovedenti. Questo è ancora più vero per le persone con disabilità, in
modo particolare per i ciechi e gli ipovedenti. I nostri dati,
confermati da quelli del Ministero del Lavoro, ci parlano di una
situazione lavorativa estremamente grave, con oltre il 75% di persone
con disabilità visiva disoccupate o in cerca di occupazione. E questa
percentuale aumenta ancora se si parla di giovani. E’ un quadro
allarmante, siamo in piena emergenza. Come Unione, chiediamo alla
politica di aggiornare la normativa sui centralinisti e di attuare
quella sugli operatori della comunicazione, risolvendo la questione
della copertura retributiva dei contributi figurativi; è urgente poi il
riconoscimento di una figura professionale di 2° livello, quale quella
dell'operatore del benessere o massaggiatore, che deve essere
chiaramente accompagnata da normative che prevedano il collocamento
obbligatorio».
Paolo Colombo, componente della Direzione
nazionale e responsabile del settore lavoro dell’Unione Italiana dei
Ciechi e degli Ipovedenti, in piena sintonia con il Presidente Barbuto,
continua l’elenco delle principali “questioni aperte” cui l’Unione
chiede alla politica di metter mano: «come Unione chiediamo che si
possano salvaguardare e valorizzare le professionalità dei docenti non
vedenti anche nel contesto dell'attuale riforma scolastica, nonché
riscoprire le attività tradizionali e permettere lo svolgimento di nuove
in modo che anche la persona non vedente, messa nelle giuste
condizioni, possa scegliere e svolgere al meglio il suo lavoro e avere
un proprio progetto di vita; a questo proposito una legislazione di
sostegno in favore delle libere professioni e attività di impresa svolte
dai non vedenti potrebbe aiutare. Cosi come l'osservanza dei requisiti
di accessibilità che le nuove tecnologie consentono e una diversa
organizzazione dei servizi del collocamento, sostenendo strumenti di
politica attiva che favoriscono l'incontro di domanda e offerta di
lavoro. Non dimentichiamo che il lavoro, per i non vedenti, rappresenta
la strada maestra per il rispetto della dignità come persone. ».
«Il convegno rappresenta per la nostra città – dichiara il Presidente
della Sezione dell’Unione di Napoli, Mario Mirabile – un’occasione
importantissima per far comprendere le capacità e le potenzialità dei
disabili visivi. Purtroppo Napoli è anche l'emblema delle difficoltà che
i disabili incontrano per inserirsi nel mondo del lavoro. Dopo anni di
assoluta paralisi ed inerzia, soltanto negli ultimi mesi il Centro per
l'impiego ha iniziato ad aggiornare le graduatorie; la commissione
provinciale ex legge 68/99 si è riunita pochissime volte con risultati
assolutamente scarsi; i posti riservati agli operatori telefonici si
sono notevolmente ridotti e la Sezione di Napoli dell'Unione Italiana
dei Ciechi e degli Ipovedenti ha in atto un ricorso al Consiglio di
Stato per la mancanza di controlli da parte degli organi competenti sul
rispetto della legge 113/85. Attualmente ci sono circa 100 centralinisti
iscritti nelle apposite liste di collocamento che chissà se e quando
potranno essere occupati. Nella nostra regione sono stati banditi 2
concorsi alle ASL Napoli 1 ASL Napoli 3sud che avrebbero potuto far impiegare
circa 120 disabili in diverse mansioni, ma da oltre 4 anni tali
concorsi per una ragione o per un'altra, sono bloccati. Confidiamo che
questa conferenza possa dare una spinta all'occupazione per i ciechi e
gli ipovedenti. Non ci aspettiamo miracoli, ma i nostri giovani sono
molto sfiduciati. Dal nostro canto apprezziamo gli sforzi della
Presidenza e della Direzione Nazionale dell'Unione che si è sempre
battuta per il pieno rispetto delle normative in materia di collocamento
obbligatorio e per lo sviluppo di nuove possibilità occupazionali per i
privi della vista».
«Con questo grande appuntamento di Napoli –
conclude Barbuto - vogliamo riportare al centro dell’attenzione il tema
del Lavoro e dell’Occupazione e stimolare atteggiamenti socialmente
responsabili, da parte delle organizzazioni e delle istituzioni
pubbliche e private che operano in seno alla società civile, per la
conquista di un vero sistema di welfare, volto a conferire ai ciechi e
agli ipovedenti italiani la più completa dignità di persone e
l’uguaglianza di cittadini tra i cittadini».
Di Chiara Giorgi
EVENTO: Il Lavoro fa per me !
È disponibile il programma completo del convegno. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Chiara Giorgi (c.giorgi@i-mage.com); uicna@uiciechi.it.
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