martedì 18 giugno 2013

Quando anche la disabilità diventa commercio.



Disabilità strapoteri e irregolarità.

-C'è chi vive di disabilità e chi vive con la disabilità.-  Lucia Pempinelli


In ogni negozio di articoli sanitari ed elettromedicali potete trovare il “Nomenclatore tariffario per protesi e ausili”, ovvero un elenco di tutto ciò che i disabili possono e devono ottenere dallo Stato. Siamo nell’ambito dei cosiddetti LEA, ovvero livelli essenziali di assistenza, che l’SSN (Servizio Sanitario Nazionale) eroga gratuitamente o previa pagamento di un ticket.
In un’inchiesta il Fatto parla di uno scandalo lungo 14 anni. Perché? Perché dietro il nomenclatore si celano soprusi e anomalie. Ma andiamo con ordine.
Il nomenclatore è stato varato nel 1999, con Rosy Bindi come ministro della Salute. In teoria in maniera provvisoria, in pratica non è mai stato aggiornato, nonostante sia la legge a prevedere un aggiornamento biennale. Il motivo è di facile intuizione.
In una società in costante movimento e progresso tutto è soggetto ad evoluzione, sia i servizi, che i prezzi. Informazioni fondamentali su tre livelli:
  • imprenditori che producono;
  • fornitori che vendono;
  • servizio pubblico che compra.
Secondo Maria Teresa Agati, presidente autorevole del Centro studi e ricerca per persone disabili di Federvarie – Confindustria: l’aggiornamento consentirebbe “un ribasso del 70% per molti ausili”. E allora perché non procedere?
Continua a leggere:http://www.forexinfo.it/Scandalo-sanita-quando-anche-la

Nessun commento:

Posta un commento