E' stato presentato questa mattina nella Sala Giunta di Palazzo
comunale "Time@net project", il progetto europeo che punta a migliorare
l'inclusione lavorativa dei giovani affetti da disabilità, promosso dal
consorzio Astir e patrocinato dal Comune di Prato. Ad illustrare il
percorso, l'assessore alle Politiche sociali Luigi Biancalani, la
presidente di Astir Loretta Giuntoli, il direttore di Astir Forma,
l'agenzia formativa del consorzio, Antonio Palagini, oltre ai partner
internazionali del progetto, a Prato per il primo incontro in programma.
"Time@net" è un progetto europeo, di cui Astir è capofila, finanziato
all'interno del programma Erasmus+, nell'ambito delle azioni di
"Cooperazione per l'innovazione e lo scambio di buone pratiche -
Partenariato strategico nel campo della gioventù" che ha come obiettivo
promuovere approcci e pratiche innovative che facilitino l'inclusione
lavorativa dei giovani con disabilità. «L'Amministrazione ha appoggiato
fin da subito questa iniziativa - ha commentato l'assessore alle
Politiche sociali Luigi Biancalani - che riguarda un tema importante,
sul quale si potrà lavorare molto il prossimo anno. E che dimostra come,
in un momento di difficoltà, i fondi europei rappresentino una risorsa
strategica per il sociale». Quello che in particolare "Time@net" si
propone è creare e sperimentare un percorso formativo rivolto agli
operatori che si occupano dell'inserimento nel mondo del lavoro dei
giovani affetti da disabilità. Questa esigenza nasce dalla
considerazione che troppo spesso tra i soggetti che operano nel mondo
del sociale e le aziende che accolgono il lavoratore svantaggiato esiste
una distanza che è necessario colmare. «Spesso le aziende non si
dimostrano interessate ad accogliere lavoratori con disabilità - ha
spiegato il direttore di Astir Forma Antonio Palagini - perchè vengono
coinvolte alla fine del percorso di inclusione lavorativa di questi
soggetti. E' quindi importante che i progetti formativi vengano
costruiti insieme alle aziende, fin da subito». "Time@net" vuole dunque
promuovere modelli, metodologie e strumenti per sviluppare una più
stretta connessione tra le organizzazioni socio-assistenziali che hanno
in carico i ragazzi disabili, gli enti formativi e i rappresentanti di
imprese e agenzie interinali. Mettendo in atto un confronto tra varie
realtà europee. Sono infatti sette, oltre al consorzio Astir, i soggetti
internazionali che partecipano al progetto, enti pubblici e privati del
campo sociale, provenienti da altrettanti paesi: Spagna, Francia,
Danimarca, Bulgaria, Romania, Slovenia, Portogallo. Il percorso si
articola in due momenti: uno dedicato alla progettazione, in cui i
partner stabiliranno pratiche e metodi, dando vita ad un vero e proprio
manuale, e l'altro di sperimentazione, in cui 14 operatori sociali - due
per ogni paese eccetto la Francia, che ha il ruolo di supervisore -
parteciperanno ad un percorso di formazione di sette giorni a Lubiana,
in Slovenia. L'appuntamento per la verifica dei risultati raggiunti sarà
nuovamente a Prato al termine del progetto, previsto per settembre
2016.
Comunicato stampa
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