Gentile presenta Progetti di Vita Indipendente
“La vita indipendente e autonoma è un diritto che va garantito a
tutti, indipendentemente dalle condizioni fisiche di ciascuno”. È con
queste parole che l’Assessore regionale al Welfare e alle politiche
della Salute Elena Gentile spiega la nuova iniziativa messa in cantiere
dall’Assessorato al Welfare per garantire alle persone disabili della
Puglia di vivere la propria vita in autonomia. Si chiamano Progetti di
Vita indipendente e sono uno strumento del tutto innovativo che
favorisce per la prima volta in Puglia e in tutto il Sud Italia,
l’autonomia delle persone con disabilità.
“Con questa iniziativa – continua l’assessore Gentile – abbiamo
voluto affermare il principio che sta alla base del nostro approccio
alla disabilità: le persone disabili da oggetto di cura dovrebbero
sempre più porsi ed essere percepite come soggetti attivi che decidono
autonomamente della propria vita, mettendo in atto le proprie scelte con
strumenti adeguati anche a favorire la conciliazione dei tempi di
vita-lavoro e cura, in coerenza con le indicazioni contenute nella
Convenzione Onu per la tutela dei diritti delle persone disabili”.
E
per farlo la Regione ha messo in campo complessivamente 8 milioni di
euro che andranno a finanziare i cosiddetti Progetti di Vita
indipendente, tramite un Avviso che verrà pubblicato a giorni.
Destinatarie dei Progetti di Vita indipendente sono tutte le persone con
disabilità motoria in età compresa tra 16 e 64 anni con reddito
individuale non superiore a 20mila euro annui, e che, a prescindere dal
livello di autosufficienza, presentino elevate potenzialità di
autonomia e vogliano realizzare un progetto di vita indipendente
orientato al completamento del percorso di studi, alla formazione
professionale per l’inserimento socio-lavorativo, alla valorizzazione
delle proprie capacità funzionali nel contesto lavorativo, nell’agire
sociale e in favore di iniziative solidali, attraverso la conduzione
delle principali attività quotidiane.
“Sarà possibile per una persona disabile – spiega l’assessore Gentile
– poter completare i propri studi, per esempio iscrivendosi ad una
Facoltà o ad un corso professionalizzante, oppure coronare il sogno di
fare sport con ausilii adeguati che abbattono le barriere; partecipare
alla vita sociale, cercare attivamente lavoro e recarvisi in autonomia,
insomma fare tutto quello che per i cosiddetti ‘normodati’ è ordinario e
quotidiano e che per le persone disabili ha un costo, spesso
altissimo”. I Progetti di Vita Indipendente che potranno essere avviati
nella prima fase di sperimentazione saranno fino a 210 circa e partono
già con la certezza di un finanziamento per un biennio, ove ricorrano le
condizioni per dare prosecuzione al progetto di vita per un ulteriore
anno oltre il primo. Come le altre Regioni italiane che hanno già
sperimentato i PRO.V.I. (tra cui Toscana, Lombardia, Piemonte, Marche),
anche la Puglia parte dalle disabilità motorie perché la sperimentazione
possa fondarsi in modo chiaro sul principio più importante, che è
quello della autodeterminazione della persona disabile che chiede
l’attivazione di un progetto di vita indipendente. È importante
evidenziare che con i PRO.V.I. si aggiunge in Puglia una misura decisiva
nell’ambito delle politiche per le disabilità a quelle già esistenti,
per distinguere nettamente gli approcci: da un lato gli interventi a
carattere socioassistenziale e connessi alla “cura”, come ad esempio gli
assegni di cura, le prestazioni domiciliari, i buoni servizio per le
rette dei centri diurni, dall’altro lato gli interventi per l’inclusione
sociale e l’autonomia, come i progetti di vita indipendente, i progetti
per l’inclusione lavorativa dei soggetti svantaggiati, ecc… “In questo
modo – conclude l’assessore Gentile – la Regione Puglia anticipa e
celebra così la IV Conferenza Nazionale sulle Politiche della disabilità
Bologna 2013, che si terrà nei prossimi 12 e 13 luglio, nel corso della
quale la nuova iniziativa sarà presentata insieme al Progetto nazionale
di ricerca e monitoraggio sulle politiche di tutte le Regioni italiane
in materia di indipendent living e di abitare sociale in autonomia, che
la Puglia coordina per conto del Ministero del Lavoro e Politiche
Sociali e della Conferenza delle Regioni”. Per ciascun Progetto di Vita
indipendente è riconosciuto un massimo di 15mila euro per anno, che
equivale a un massimo di 1.250 euro al mese. Sono finanziabili fino a
280 Progetti per la durata di un anno, prorogabili per ulteriori 12
mesi.
Le persone disabili che vogliano fare un Progetto di Vita
indipendente, devono rivolgersi ad uno dei 5 Centri ausilii e di
assistenza per la domotica sociale e la connettività sociale, messi a
regime tra il 2010 e il 2012, con l’obiettivo di attivare una rete di
riferimento di punti regionali per la consulenza alle famiglie su
ausilii protesici, informatici, domotici e per la mobilità in favore
delle persone disabili e non autosufficienti. Ciascun Centro, attraverso
gli sportelli dedicati, farà orientamento, formazione e consulenza,
elaborerà una scheda tecnica di valutazione del grado di disabilità e
appronterà il Progetto di Vita indipendente in stretta collaborazione
con le strutture regionali. Le istanze, inviate esclusivamente in
maniera telematica, possono essere presentate a partire dalle ore 12 del
2 settembre 2013. Per informazioni sul bando è possibile formulare
richieste all’indirizzo di posta elettronica:
pugliasociale.provi@regione.puglia.it ovvero consultare il sito
all’indirizzo http://bandi.pugliasociale.regione.puglia.it dove verrà
periodicamente pubblicata una raccolta aggiornata di risposte a FAQ.
(com.)
Fonte principale:http://www.regione.puglia.it/index.php?page=pressregione&opz=display&id=15761
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