Riforma dell'ISEE
Maggiore equità ed efficacia nella valutazione della condizione economica delle famiglie, meno burocrazia e più controlli
E' stato firmato nel corso del Consiglio dei Ministri di oggi, e presentato durante una conferenza stampa
tenuta a Palazzo Chigi dal Presidente del Consiglio Enrico Letta e dal
Ministro del Lavoro Enrico Giovannini, il decreto di riforma dell'ISEE,
l'indicatore della situazione economica equivalente, strumento con il
quale si accede all'erogazione dei servizi e delle prestazioni sociali.
La
riforma, prevista dall'art. 5 del Decreto n. 201/2011 c.d. "Salva
Italia", è finalizzata a rendere più corretta la misurazione della
condizione economica delle famiglie e a migliorare l'equità nell'accesso
delle prestazioni da parte dei cittadini, garantiti dal fatto che
questa valutazione avverrà secondo criteri definiti univocamente su
tutto il territorio nazionale.
Il
vecchio ISEE, infatti, in vigore dal 1998, iniziava a mostrare i segni
del tempo. Per questo negli ultimi mesi il Governo si è fortemente
impegnato per una sua profonda rivisitazione, realizzata recependo anche
le indicazioni arrivate dal Parlamento e dalle Parti Sociali.
"Con
la riforma che abbiamo predisposto – ha commentato il Ministro
Giovannini – intendiamo non solo disporre di uno strumento più corretto
per valutare le condizioni relative tra persone e famiglie con diverse
possibilità economiche, ma anche restringere gli spazi all'evasione,
ricordando che ogni presunta furberia, in effetti una vera e propria
ruberia, toglie un'opportunità a coloro che ne hanno diritto".
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