Oggetto: pensione di inabilità 100%
presupposto reddituale
Il Consiglio dei Ministri, in data 26/6/2013, ha posto definitivamente fine alla questione del calcolo della situazione reddituale ai fini dell'ottenimento della pensione di inabilità 100%.
Come si ricorderà, alcune sentenze, anche recenti, della Corte di Cassazione, avevano statuito che il reddito da tenere presente ai fini della pensione di invalidità civile totale dovesse essere quello del beneficiano cumulato con quello del coniuge.
Tale interpretazione contrastava con una prassi trentennale del Ministero dell'Interno e dell'INPS che, invece, facevano riferimento al solo reddito dell'invalido con esclusione di quello del coniuge.
Questo principio è stato definitivamente sancito dal legislatore con il Decreto Legge del 26/6/2013.
Allo stato non è disponibile il testo della normativa anche se circolano delle bozze; conseguentemente, non appena il provvedimento sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ne sarà esplicitato il contenuto anche con riferimento ai procedimenti amministrativi e giurisdizionali in corso. Con l'adozione della richiamata normativa è stata finalmente premiata l'azione incessante dell'ANMIC che, in ogni legislatura e a partire dagli anni '80, ha cercato di sensibilizzare il
Parlamento sulla questione, facendo anche presentare analoghi disegni di legge che però non avevano mai trovato approvazione.
Oggi possiamo affermare che, in un periodo di recessione, il risultato raggiunto con contributo determinante dell'ANMIC è eccellente in quanto difende erantisce la posizione di tanti invalidi totali già penalizzati da una provvidenza economica insufficinte e che rischiavano di perdere tale beneficio per effetto dell'orientamento interpretativo della Cassazione.
Il Presidente Nazionale ANMIC
Giovanni Pagano
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