“Laboratori di alta moda a Napoli che possano essere realizzati su tutto il territorio nazionale”. E’ questa la proposta lanciata dal presidente nazionale di Anida Onlus Giuseppe Sannino che al VELINO spiega come fondere disabilità e produttività. “Il progetto ‘Diversamente moda’ ideato tanti anni fa – ha spiegato Sannino – ha l’obiettivo di realizzare un vero e proprio laboratorio specializzato per soggetti disabili. Ovviamente noi non pensiamo ad una cosa temporanea, ma a qualcosa che possa durare nel tempo”. Disabilità non vuol dire non abile al lavoro: “E’ sbagliata la mentalità soprattutto delle istituzioni, perché non pensano a vie strategiche per l’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro, che può solo portare ricchezza. Una persona al posto giusto può essere produttiva come tutti altri”. Il progetto ‘diversamente moda’ non è mai concretamente partito: “C’è bisogno di maggiore partecipazione – ha ribadito Sannino – i polirtici devono muoversi, con tutto il rispetto, pensano a fare solo progetti senza una finalità”.
Di pochi giorni fa l’incontro con l’amministrazione de Magistris: “Abbiamo chiesto un locale in cui svolgere l’attività – ha chiarito il presidente nazionale Anida – all’assessore del comune di Napoli al Patrimonio Fucito, che ci è sembrato disponibile, ma non finisce qui. Abbiamo bisogno di un partener o uno sponsor che ci fornisca i macchinari e abbiamo bisogno anche della Regione. All’assessore al Lavoro Severino Nappi chiediamo formazione, corsi che durino dai sei ai dodici mesi, magari coinvolgendo anche sarti di grande professionalità in pensione o giovani artisti che possano insegnare a circa 25 o al massimo 30 persone una specialità”. Secondo Sannino infatti malgrado la crisi l’alta moda è un settore in crescita: “Il made in Italy, in particolare è molto richiesto. Noi abbiamo trovato l’idea e un mercato in cui investire – ha concluso Sannino - le istituzioni ora ci diano la possibilità di realizzare questo progetto”.