giovedì 9 aprile 2015

Nuovo ISEE, il governo verso l'appello in consiglio di stato contro il TAR

Incontro tra il ministero del Lavoro e Politiche sociali, le associazioni e i sindacati. Nessuna decisione ufficiale, ma l'esecutivo è orientato a portare la questione a Palazzo Spada. Intanto le sentenze restano inapplicate. Biondelli: "Affrontare criticità, ma l'impianto del Nuovo Isee non si tocca"

Nuovo ISEE, il governo verso l'appello in consiglio di stato contro il TAR ROMA - Si andrà in appello davanti al Consiglio di Stato, ma non senza aver chiesto la sospensiva delle sentenze del Tar del Lazio che hanno bocciato il nuovo Isee laddove include fra i redditi anche le provvidenze economiche legate alla disabilità. Benché non ci sia ancora una decisione definitiva, dall'incontro di mercoledì 1 aprile presso il ministero del Welfare tra il ministro Poletti, i sottosegretari Biondelli e Bellanova, le associazioni e i sindacati, il futuro del nuovo Isee sembra cominciare a delinearsi in modo più chiaro. "C'è la presa atto di quella che è stata la sentenza del Tar - spiega il sottosegretario al Wefare con delega alla disabilità, Franca Biondelli -, quindi la volontà anche di affrontare le criticità. Naturalmente l'impianto del Nuovo Isee è quello, non si può toccare più di tanto perché è stato fatto un lungo lavoro con le associazioni e i sindacati".
Secondo quanto riferisce Biondelli, al ministero stanno pensando a "soluzioni più veloci perché i comuni hanno bisogno di certezze". E tra le ipotesi c'è proprio quella di impugnare la sentenza del Tar davanti a Palazzo Spada. "C'è la volontà di avere due opzioni, quella del ricorso al consiglio di Stato che potrebbe essere una delle opzioni per avere certezze e garanzie su quella che è stata la sentenza del Tar, ma c'è anche la volontà di avere un comitato per affrontare il problema e vedere le criticità emerse. Un comitato di monitoraggio che prima parte e meglio è". L'unica certezza, al momento, spiega Biondelli, è che "l'impianto dell'Isee 2015 resta. Ieri il ministro ha voluto ascoltare tutti, poi si prenderà una decisione. Si sta valutando se andare sul Consiglio di Stato, ma non è solo quella la scelta. Valuteremo attentamente".
Per Sandro Giovannelli, direttore generale dell'Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro (Anmil), in realtà le volontà sarebbero già molto concrete. "Durante l'incontro di ieri, di fatto non ci sono state decisioni - aggiunge Giovannelli -. È stato un incontro nel corso del quale il ministro ha comunicato che l'orientamento del governo, benché non ancora deciso in maniera definitiva, è quello di proporre un appello contro le sentenze del Tar e passare velocemente all'insediamento del comitato consultivo che è previsto dal regolamento dell'Isee per il monitoraggio: in ambito del comitato potrebbero essere esaminati eventuali aggiustamenti". Comitato, quindi, che non è una novità né segno d'apertura, visto che è previsto dallo stesso nuovo Isee. Tuttavia, continua Giovannelli, "si velocizzeranno le procedure relative al suo insediamento per consentire di partire subito col monitoraggio e valutare eventuali aggiustamenti che si dovessero rendere necessari".
Dal ministero del Welfare, però, secondo Giovannelli non sembrano arrivare segnali di ripensamento. "Non abbiamo avuto l'impressione che da parte del ministero ci sia apertura a ridiscutere le parti annullate dal Tar - aggiunge il direttore generale Anmil -. L'impressione è che l'impianto, così come ridisegnato dal precedente esecutivo, vuole essere mantenuto, sia pure apportando qualche accorgimento sulla base dell'esperienza. La sensazione è che le intenzioni del ministero e del governo siano quelle di difendere l'impianto così com'è e conservarlo in questo modo. L'orientamento è quello di presentare appello al Consiglio di Stato presentando la sospensiva delle sentenze emesse dal Tar".
Orientamento del governo confermato anche dalla Fand, Federazione associazioni nazionali disabili, che insieme alla Fish ha partecipato all'incontro con il ministro. "Il governo non ha ancora preso una decisione definitiva sulla questione Isee rispetto alle sentenze del Tar, anche se l'orientamento è quello di proporre appello al Consiglio di Stato - spiega Franco Bettoni, presidente nazionale Anmil in una nota -. Tuttavia è necessario fugare le incertezze e garantire risposte immediate ai cittadini, risposte che si possono dare anche senza fare appello, ma semplicemente applicando da subito la sentenza del Tar". Secondo Bettoni, "da questo Isee sono quasi un milione le famiglie delle vittime del lavoro titolari di rendita Inail che restano fortemente penalizzate considerando che inserendo tale rendita nel computo dei redditi significa dare una errata ed ingiusta interpretazione della natura della prestazione erogata la quale ha natura risarcitoria e non previdenziale".
Allo stato attuale, intanto, la sentenza del Tar è ancora lettera morta, spiega Giovannelli. "La sentenza del Tar in questo momento è inapplicata - aggiunge -. C'è una lettura, quella che viene data dagli ambienti ministeriali, secondo cui la sentenza poneva la questione dell'annullamento, ma formulava anche un invito a rivedere. Si gioca su questa ambiguità". Intanto l'Anmil non demorde e al mondo della politica nei prossimi giorni presenterà oltre 50 mila firme a sostegno della sentenza, ma se si dovesse arrivare a Palazzo Spada, c'è già una contromisura in lavorazione. "Come associazione andremo a caccia di un caso di un infortunato sul lavoro che deve chiedere una prestazione sociale e non la ottiene per via dell'impostazione del nuovo Isee - conclude Giovannelli - per sollevare la questione davanti ad un giudice e poi, davanti a quel giudice, sollevare le eccezioni di incostituzionalità. L'unico strumento che ci rimane è la Corte Costituzionale".
Fonte: www.superabile.it

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