I bozzetti portano la firma di stilisti di tutto il mondo, da Elio
Fiorucci a Issey Miyake, da Angela Missoni a Vivienne Westwood, e pure
di designer, ma gli abiti sono stati realizzati in parte da giovani
disabili. Le 40 creazioni, abiti da lavoro, saranno in mostra, dal 25
giugno al 31 agosto, alla Triennale di Milano.
I progettisti coinvolti, insieme all'Associazione Tam-Tam, hanno accettato la sfida della no-profit Arkadia per favorire l'inserimento lavorativo di giovani disabili.
''Il percorso - raccontano i coordinatori del progetto, Alessandra Zucchi e Alessandro Guerriero - è quello usuale della sartoria: si insegna ai ragazzi che frequentano il workshop gratuito di Tam-Tam come si trasforma uno schizzo in un cartamodello. Trasmettiamo questi cartamodelli ad Arkadia Onlus, dove un gruppo di persone con disabilità li trasforma in abiti veri e propri''. L'obiettivo simbolico dell'iniziativa, spiega Guerriero, è di ridare ''all'abito la materialità del lavoro e la sua 'verità', che è quella di trovare il proprio posto nel mondo''. 'Abiti da lavoro' darà anche luogo il 3 luglio pomeriggio, al Teatro Agorà, al Convegno Inusuale, con performance, proiezioni e letture.
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